amministratore-di-condominio

Come si diventa amministratore di condominio? Se lo chiede chi sogna di svolgere dalla professione, certo allettato dai buoni guadagni ma anche dalle tante sfide organizzative e relazioni che il suo esercizio impone.

Tanto per cominciare. è bene dire che diventare amministratore di condominio non è affatto difficile. Come tutte le professioni autonome, però, i problemi giungono dopo, ovvero al momento di trovare clienti, servirli al meglio ed espandersi.

Ne parliamo qui, affiancando alle istruzioni per diventare amministratore qualche consiglio per crescere e prosperare. In ultimo, introdurremo DettoFatto, un software che si rivela estremamente utile per gli amministratori esperti e meno esperti.

Amministratore di condominio, l’iter per esercitare la professione

Fino a una decina di anni fa, chiunque poteva diventare amministratore di condominio. La legge non imponeva alcun tipo di requisiti. Il panorama è cambiato con l’entrata in vigore della legge n.220 del 2012. Essa, tra le altre cose, ha sancito l’obbligatorietà per tutti gli aspiranti amministratori, di frequentare con profitto un corso di formazione ad hoc. A questo obbligo si è aggiunto quello dell’aggiornamento, che dev’essere annuale.

In cosa consiste il corso di formazione? I contorni sono chiari, e definiti dal decreto ministeriale n. 140 del 2014. Il corso è sempre organizzato da un ente convenzionato e dura 72 ore. Verte su argomenti complessi quali la contabilità, il mercato immobiliare, la mediazione e la risoluzione dei conflitti, la giurisprudenza (soprattutto in diritto privato).

Per il resto, la normativa stabilisce alcuni criteri personali, simili a quelli che vincolano l’accesso ai concorsi pubblici per intenderci. Ovvero:

  • Godimento dei diritti civili,
  • Possesso di titolo di studio pari o superiore alla licenza media superiore,
  • Assenza di condanne per delitti contro la pubblica amministrazione, la giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o, in generale, che prevedano l’arresto minimo di due anni,
  • Assenza di sentenze di interdizione.
  • Inoltre, il proprio nome non deve essere annotato nell’elenco dei protesti e dei cambiari.

Amministratore di condominio, un mestiere complesso

L’amministratore di condominio è una professione che attira molti giovani. I guadagni possono essere alti e sono scevri dai classici limiti del lavoro dipendente. La professione è inoltre considerata sfidante, in quanto richiede l’impiego di competenze variegate, che vanno dal tecnico al comunicativo. Un buon amministratore sa di contabilità, norme e cavilli, ma sa anche mediare, persuadere, organizzare e coordinare. 

Tuttavia, non è tutto rose e fiori. Infatti, a certe condizioni la professione dell’amministratore di condominio può essere molto stressante. Ciò capita a dire il vero molto spesso, ovvero quando si è chiamati a gestire condomini consapevoli delle loro prerogative, e quindi molto esigenti. Di norma, ciò si verifica negli edifici di lusso, più paganti. Si giunge così a un paradosso: le occasioni migliori sono anche quelle più stressanti. 

Come fare successo

L’unico modo per fare veramente successo come amministratore di condominio, dunque, è sfruttare le opportunità più redditizie e allo stesso tempo complesse. La quantità di stress potrebbe essere proibitiva, soprattutto nei primi tempi, ma un buon professionista ha molte frecce al proprio arco. Tra queste, i software per la gestione dei condomini. Sono utili, in quanto supportano il professionista come minimo nell’esercizio della contabilità.

Ma ce n’è uno che è più utile, efficiente e risolutivo degli altri: DettoFatto.

E’ un software di ultima generazione che supporta l’amministratore proprio nell’attività più stressante e complessa: l’interazione con condomini e fornitori. I primi riempiono la casella di posta e il registro chiamate del telefono con richieste e pretese. I secondi vanno puntellati, stimolati alla precisione, seguiti etc.

DettoFatto è una piattaforma che permette di automatizzare le comunicazione. Sulla base di un database gestito interamente dal professionista, e grazie a un complicato meccanismo di intelligenza artificiale, interagisce con condomini e fornitori in maniera autonoma.

In tal modo, il professionista riesce ad accontentare tutti senza dover trascorrere ore e ore al telefono. In particolare i condomini si sentono ben seguiti, finalmente esauditi nelle loro richieste informative, e vedono di buon occhio l’amministratore. Ciò significa instaurare un circolo virtuoso: il professionista “guadagna” feedback positivi, innesca un passaparola positivo, trova nuovi clienti, li gestisce grazie a DettoFatto, senza che ciò impatti sul suo tempo libero.

Se DettoFatto vi sembra complesso, non preoccupatevi. L’interfaccia è user friendly e si padroneggia in pochi istanti. In ogni caso, gli sviluppatori organizzano regolarmente webinar interattivi.

Potrebbe anche interessarti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *