A coloro che si domandano cosa sia il metamotore di ricerca questo è uno strumento che, usando motori di ricerca specializzati e generici, interpreta una query mostrando i risultati opportunamente selezionati da alcuni filtri a favore dell’utente.

 

Identikit di un metamotore di ricerca

Il concetto basico del metamotore di ricerca si fonda sul principio di far visualizzare all’utente un ampio spettro di possibili risultati ricavati da differenti fonti in modo di indicare risposte di qualità e, grazie al fatto di interpellare diversi data bank, si otterrà un maggiore recall per query di ricerca generica.

 

Prima dell’apparizione di Google

Prima della comparsa di Google il sistema dei metamotori di ricerca risultava essere il sistema più utilizzato. Infatti la query non solo veniva ricercata sull’indice di un motore di ricerca ma, allo stesso momento, veniva estrapolata anche da tutti gli altri. Questo determinava una risposta molto ampia anche per il motivo che nel secolo scorso i motori di ricerca erano decisamente meno articolati di oggi.

L’avvento di Google e il conseguenziale ampliamento del suo indice ha decretato la fine dei metamotori di ricerca dal momento che Google offriva un bouquet molto diversificato di risultati già all’interno del suo indice con lo scopo di offrire all’utente il miglior risultato possibile.

 

La realtà odierna dei metamotori di ricerca

Nel corso del tempo i metamotori di ricerca si sono specializzati allontanandosi dalla generica ricerca delle query con l’obiettivo di raggiungere esclusivamente quelle più specifiche grazie a dei circoscritti servizi che ancor oggi Google non è in grado di coprire efficacemente.

 

Metamotori per specifiche ricerche verticali

Attualmente ci sono diverse tipologie di metamotori capaci di interpretare query di ricerca che raggiungono la cima dei risultati di Google per via di keyword short head non troppo specifiche che, tuttavia, originano un interessante traffico. Ecco alcuni esempi di metamotori sicuramente conosciuti ed utilizzati specificatamente nei settori da loro operati.

– voli aerei

Le query indirizzate verso compagnie aeree sono presenti in vari metamotori specializzati come volagratis.com oppure su importanti portali comparatori come expedia.it o anche idealo.it. Tuttavia questa ricerca verticale viene proposta da Google su google.it/flights ma occorre sottolineare che questa funzione come aggregatore di aggregatori che mostra risultati tratti da diretti operatori del settore e reindirizzando l’utente alle corrispondenti piattaforme per ogni operazione di prenotazione ed acquisto di biglietti aerei.

– hotel

Molti sono i siti specializzati come hotels.com e booking.com che è un comparatore. Google offre un proprio spazio informativo che si serve dell’integrazione di Maps. Anche in questo secondo esempio Google è un aggregatore di aggregatori rimandando l’utente verso piattaforme corrispondenti.

– case vacanza

Anche in questo caso Google si avvale di Maps non mostrando ancora le inserzioni AdWords mentre i competitor sono rappresentati da importanti comparatori come hometogo.it, trivago, idealo.it.

Altri esempi possono riscontrarsi sugli annunci di lavoro, il car sharing, lo shopping etc.

 

Tirando le somme

Al giorno d’oggi i metamotori di ricerca non sono quasi più sollecitati sul web dal momento che Google, nella maggioranza dei casi, offre risposte di qualità che non abbisognano di ulteriori filtri.

Ma relativamente ai settori più specializzati, i portali basati sulla metaricerca sono presenti e permettono la possibilità, da parte dell’utente, di ottimizzare il proprio sito proprio sotto l’ottica di essere indirizzato verso le metaricerche dal momento che questi portali posizionano numerose keyword che originano un traffico significativo ma sempre considerando che questi sono quasi sempre in competizione con Google e le sue offerte.

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