Stai per effettuare un’operazione bancaria ma non sai come trovare ABI, CAB e CIN? In questo articolo ti spiegheremo cosa sono e come recuperarli utilizzando semplicemente l’IBAN.

Al giorno d’oggi, la maggior parte delle operazioni bancarie richiedono l’inserimento di ABI, CAB e CIN. Ma cosa sono esattamente?

L’ABI (Associazione Bancaria Nazionale) è una sequenza numerica composta da cinque cifre: la prima è sempre lo zero. La sua funzione è quella di individuare l’istituto bancario presso il quale si trova il tuo conto.

Il CAB (Codice Avviamento Bancario) è composto da cinque cifre e la sua funzione è quella di indicare la filiale esatta o l’agenzia di credito di cui fa parte la banca. Da un punto di vista pratico quindi questo codice non fa altro che mostrare la zona geografica di appartenenza del conto.

Il CIN (Control Internal Number) ha una funzione completamente diversa dagli altri due codici. Composto da un solo carattere definito “di controllo”, ha il compito di rilevare eventuali errori nella trascrizione dell’IBAN durante un’operazione bancaria. La sua funzione non deve stupire: il codice IBAN, nel nostro Paese, è composto da 27 caratteri alfanumerici, l’errore quindi non solo è possibile ma è anche frequente.

Come ricavare i codici ABI, CAB e CIN tramite l’IBAN

Il codice IBAN, acronimo di International Bank Account Number, è fondamentale per effettuare la maggior parte delle operazioni bancarie nella più totale sicurezza. Ti ricordiamo infatti che è unico per ogni cliente e nessuno potrà mai usarlo per effettuare addebiti o prelievi dal tuuo conto.

Dal 1° gennaio del 2008 è diventato obbligatorio e ha sostituito le coordinate bancarie richieste in precedenza: devi trascrivere l’IBAN al posto del numero del conto corrente, dell’ABI e del CAB.

In alcuni casi però può capitare che ti sia richiesto uno dei tre codici in questione. Come fare per ricavarlo in fretta e senza errori? Ti basterà dare un’occhiata alla composizione dell’IBAN!

Come abbiamo detto, questa sequenza è composta da 27 caratteri alfanumerici, ognuno dei quali ha un significato ben preciso. I primi due caratteri indicano la nazione (IT sta per Italia, DE per Germania e così via) mentre i successivi due sono numeri di controllo internazionale chiamati Checksum IBAN.

Il carattere seguente è proprio il CIN, seguito da cinque cifre che rappresentano l’ABI e da altri cinque numeri ovvero il CAB. L’IBAN si chiude quindi con il numero di conto corrente.

È poco chiaro? Facciamo un esempio pratico. Mettiamo il caso che il nostro IBAN sia IT12X0123410001200000000000 IBAN. Proviamo a scomporlo:

  • codice paese di provenienza: le prime 2 lettere (IT)
  • codice di sicurezza: 2 cifre (12)
  • codice CIN: 1 carattere (X)
  • codice ABI: 5 cifre (01234)
  • codice CAB: 5 cifre (10001)
  • numero di conto corrente: le restanti 12 cifre

Ricavare i codici ABI, CAB e CIN quindi è molto semplice ma a questo punto potrebbe sorgere un’altra domanda: dove si trova esattamente l’IBAN?

L’IBAN ti viene assegnato nel momento in cui aprii il tuo conto corrente, ti basta dare un’occhiata alla documentazione fornita dalla banca per reperirlo facilmente.

In alternativa, se l’Istituto di Credito offre servizi di home banking, non dovrai far altro che accedere all’Area Clienti per trovarlo. Ti ricordiamo inoltre che questo codice spesso è presente su alcune carte di credito o debito collegate al conto. L’IBAN non è prerogativa assoluta dei conti correnti bancari ma anche di quelli postali.

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